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MASSIMO LAMBERTINI
Direttore della
Latvian Philarmonic Chamber Orchestra
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La Latvian  Philarmonic  Chamber  Orchestra (Orchestra Filarmonica da camera della Lettonia) è il più importante complesso cameristico stabile della nazione ed una delle più acclamate orchestre da camera europee.  Attiva dal 1967, è formata da un nucleo base di 16 archi, accuratamente selezionati. E' famosa per la vastità ed eterogeneità del suo repertorio, dai grandi classici fino alle opere dei più importanti compositori viventi, con una particolare attenzione a quelli lettoni. Hanno collaborato con l'orchestra celebri musicisti come G. Kremer, N. Gutman, V. Spivakov, I. Oistrack, L. Berman, L. Issakadze, D. Shafran, E. Brunner, J. Frantz, J. Simonov, M. Schostakovitch. L'orchestra, rinomata grazie alle tournèes tenute in tutti i continenti, ha suonato nelle più importanti sale da concerto di Parigi, Vienna, Monaco, Mosca, S. Pietroburgo, Praga, Dallas, Zurigo, Bombay, Roma. In Italia, dopo sette anni di assenza, ha tenuto dal 1997 alcune tournèes di grande successo (con concerti anche per l'Anteprima del Rossini Opera Festival, Estate Musicale del Garda, Camerino Festival, Festival Pontino 2000 e 2001, I Suoni delle Dolomiti festival, Festival di Musica Sacra per l'Ostensione della S. Sindone di Torino, Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, Ass. A. Scarlatti di Napoli, Bologna Festival nell'ambito del programma di Bologna 2000 Capitale della Cultura Europea, Ravenna Festival 2001, etc.; orchestra residente dell'edizione 1998 del Ferrazzano Festival e dell’ediz. 2000 e 2001 del Festival Internazionale di Brolo) ed è regolarmente invitata dai più importanti Enti. La Latvian Philarmonic Chamber Orchestra ha sede stabile nella prestigiosa Sala Wagner a Riga; dall' 1 Ottobre 1999, per volontà unanime di tutti i suoi musicisti, Massimo Lambertini  ne è divenuto Direttore Artistico e Musicale. Alla Latvian Philarmonic Chamber Orchestra nell’autunno 2000 è stato assegnato il prestigioso premio internazionale “Beato Angelico per l’Europa” per la qualificata opera di valorizzazione e diffusione della cultura lettone e baltica in Italia ed Europa.

ALCUNE RECENSIONI

"Sembra che il tempo si sia fermato mentre la Latvian Philarmonic Chamber Orchestra interpreta perfettamente la musica" - Neue Westfalische Zeitung

"Se giudichiamo dal carattere del suono, sembrerebbe che Riga sia situata in qualche luogo tra Vienna e l'Italia" - Suddeutsche Zeitung

"Il gruppo lettone deve essere conosciuto per il ricco suono degli archi, l'energico e preciso suonare a tempi veloci e per l'approccio lirico nei movimenti lenti" - Dallas Times Herald

"L'Orchestra da camera della Lettonia suona con una particolare sofisticazione. Il suo fascino può essere trovato nel suono che sembrava essere composto da pura luce e profondi sentimenti" - Dermieres Nouvelles d'Alsace

"L'esecuzione rivela una delle migliori e più raffinate orchestre da camera che mai siano venute a Delhi.  Raramente può essere ascoltato un così chiaro e caldo suono degli archi" - Times of India

"L'Orchestra da camera della Lettonia si è rivelata un complesso di archi di altissimo livello" - I successi del Camerino Festival

"La snella orchestra lettone era composta da sedici strumentisti d'arco, di ottima tecnica, grande affiatamento, evidente alta scuola d'insieme" - Il Giorno

"...il piacere dell'ascolto è stato supportato da un suono eccezionalmente bello, pulito, rotondo, quasi stereofonico nella sua pienezza. Nessuna opacità ha intaccato la brillantezza dei violini e difficilmente si potrà dimenticare la cantabilità profonda e struggente dei violoncelli" - La Provincia

"...con i due concerti per archi di Stravinsky e Rota l'Orchestra  Filarmonica da camera della Lettonia e Massimo Lambertini conquistavano il pieno consenso di una entusiasta platea, grazie ad esecuzioni concentrate e brillanti"  -  L'Alto Adige

“...la "Musica Dolorosa" di P. Vasks, eseguita mirabilmente l'altra sera a Rovereto dalla Latvian Philarmonic Chamber Orchestra...la Serenata per archi di Ciaikowsky dopo l'ascolto di Vasks non poteva che risultare anacronistica e l'ottima lettura ha messo in risalto gli aspetti spensierati di una musica che l'emblema di un mondo perduto...”  -  L'Adige

“...il quartetto in Mi minore di G. Verdi...l'Orchestra della Lettonia ci presenta una versione per orchestra d'archi, con la benedizione dello stesso Verdi...ottima l'esecuzione, sempre chiara e puntuale, con tinte estremamente calibrate e morbidamente espressive. Dopo un'interpretazione di questo calibro viene la tentazione di sentirsi orgogliosamente italiani forse più che per questo quartetto che per altre opere patrie...lo Stabat Mater di Boccherini… grazie alla bacchetta di Lambertini, riceve una lettura equilibratissima, capace di scuotere e consolare, commuovere ed esaltare” -  CentroValle

“...il quartetto per archi in Mi minore di Verdi...ed ecco Massimo Lambertini alle prese con un brano che è ancora operistico, e che di quartettistico ha solo l'apparenza...là dove Lambertini ha convinto di più è quando la musica… si lascia andare al canto lirico nostrano, come nel terzo tempo, col violoncello in assolo quasi fosse un cantante d'opera...lo Stabat Mater di Boccherini...le parole sono finemente cesellate da Boccherini ed interpretate con sottile gusto da Lambertini. L'orchestra a sua disposizione è ben intonata e risponde efficacemente ai gesti direttoriali, piegandosi alle sfumature dinamiche che la partitura richiede” La Provincia di Sondrio

“Si è rivelata di livello assoluto l'esibizione della Latvian Philarmonic Chamber Orchestra...il complesso diretto da Massimo Lambertini si è reso protagonista di interpretazioni estremamente puntuali e di notevole pregio. Di raffinata ricercatezza (e complessità) è stato poi il programma presentato al pubblico messinese...spazio alla meravigliosa Serenata per archi op.48 di Ciaikowsky, interpretata con il necessario "trasporto" dall'orchestra di Riga. Ben diretta da Lambertini, la Latvian Chamber Orchestra è riuscita ad ottenere - non solo nell'interpretazione della Serenata - "colori" ricercati e di grande suggestione, in virtù di una preparazione e di un affiatamento invidiabili...”    La Gazzetta del Sud

“…Straordinario successo di pubblico ha intanto riscosso la prima delle quattro serate in programma. Lambertini, in qualità di pianista e direttore si è reso interprete di un concerto intenso e di grande emozione eseguendo accanto al Rondò-concerto K382 e al Concerto K449 di Mozart due deliziose trascrizioni dello stesso Lambertini da Petit Caprice e Tarantella Purosangue di Rossini…in chiusura una graditissima versione per pianoforte e archi della Rapsodia in Blu di Gershwin…”  La Gazzetta del Sud
“Latvian: splendido concerto. A Rovereto, grande armonia d’insieme e inappuntabile esecuzione stilistica. Successo per la Latvian Chamber Orchestra, protagonista l’altra sera a Rovereto di un concerto splendido: e gli applausi, calorosi, del pubblico, hanno salutato il ritorno di una compagine che in Trentino si è esibita più volte e sempre con felice esito…”   L’Adige
“Tutto esaurito all’Auditorium Comunale per un concerto destinato a rimanere negli annali bellunesi -  La Filarmonica di Lettonia entusiasma – L’italiano Lambertini dirige un’orchestra di caratura internazionale - …la vasta sala dell’Auditorium comunale a fatica ha contenuto il pubblico che Martedì ha salutato con grande soddisfazione il concerto della Latvian Philarmonic Chamber Orchestra, diretta da Massimo Lambertini, manifestando alla formazione strumentale lettone e al suo italianissimo direttore l’alto indice di gradimento per i brani proposti e per la qualità dell’esecuzione…a conclusione della serata, l’orchestra, incitata dai calorosi applausi del pubblico, ha presentato due fuori programma…”  Corriere delle Alpi
“…suono filato, ben distribuito, con un nucleo base di 16 archi accuratamente selezionati…omogeinità e carica espressiva…proponendo il Concerto in Re di Stravinsky…il corpus degli archi ha dimostrato il suo elevato livello tecnico-espressivo, rivelandosi duttile nel salto armonico temporale…Lambertini si è mosso con decisione e autorevolezza sulla tastiera trovandosi pure a dirigere la compagine orchestrale. Il suo panismo sciolto e accurato ha trovato un partner attento nell’orchestra e l’equilibrio tra solo e tutti dimostra del legame che unisce questo musicista di talento bolognese ricco di simpatia, all’orchestra lettone con cui collabora da quasi un lustro…molte le chiamate, applausi convinti…”   Il Giornale di Vicenza
“…dobbiamo segnalare, prima di tutto, l’autentico affiatamento che esiste fra il direttore ed il complesso…ci è parso che esista quella singolare alleanza d’intenti che fa nascere, in un complesso, la reale euritmia ed eufonia… L’altra sera si è avuto modo di apprezzare maggiormente questo complesso ed il suo direttore…Numerosi sono stati gli applausi convinti ed intensi…”  La Provincia di Sondrio

 

 

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